Domanda frequente: qual è il miglior mese per andare in Giappone?
La risposta è tutti: ogni mese ha una sua peculiarità.
Se proprio devo dire la mia preferenza, consiglio la prima settimana di Aprile. Il clima è mite, il turismo italiano è pari a zero, e, soprattutto, c’è l’Hanami, la famosissima fioritura dei ciliegi.
Vi riporto alcune info di massima per la scelta del vostro “mese perfetto” :
Febbraio:
fa freddo, molto, ma niente paura: c’è il festival della neve di Sapporo!
Sculture di neve e ghiaccio radunano oltre 1 milione di visitatori. Piccole e grandi opere d’arte prendono forma per uno spettacolo unico al mondo.
Marzo ed Aprile:
c’è l’Hanami.
Non posso dirvi quando di preciso, perché cambia di anno in anno a seconda delle temperature. Se andiamo di questo passo con i cambiamenti climatici, tra qualche anno cadrà a febbraio!
Solitamente è nella prima decade di aprile, ma dipende anche dalla città del Giappone.
Diciamo che per circa 20 gg puoi vederla, devi solo informarti dove fioriranno e quando, qualche settimana prima sui siti ufficiali giapponesi.
Ebbene sì, c’è un’aspettativa talmente alta che siti specializzati distinguono le varie zone e indicano il
Giorno di maggior fioritura. Bisogna unire, quindi, anche un po’ di fortuna se non si organizza un viaggio last minute.
Chiaramente il top del top è andare a Kyoto nei giorni di fioritura: la passeggiata del filosofo è un’esperienza multisensoriale che ti regalerà una pace interiore a vita!
Maggio:
non sperare di trovare più l’Hanami, ma in compenso è il momento migliore per il clima e per visitare il Giappone senza folle oceaniche di turisti
Giugno:
stagione delle piogge. Non significa che piova sempre, ma forse non lo consiglierei.
Luglio:
comincia a far caldo serio, e si può scegliere anche di andare nelle isole paradisiache del sud. Non aspettatevi le Maldive, ma ci sono tante spiagge belle. Sinceramente non sono mai andato perché mi hanno sempre detto che non valgono ore di viaggio, ma se sei in vacanza per oltre 10 gg e già hai visto le principali città, allora ne vale la pena.
Agosto:
qualche festa speciale? Dal 12 al 15 agosto milioni di persone accorrono a Tokushima al festival più noto e straordinario, con una storia di oltre 400 anni: e’ l’Awa Odori .
Altro nell’evento è il Nebuta Matsuri
di Aomori, che dura un'intera settimana.
Entrambi sono caratterizzati da balli e luci notturne sotto forma di carri luminosi, fuochi d'artificio e lanterne, motivi ricorrenti nelle feste di agosto.
Dal 2 al 7 agosto la città di Aomori si riempie di carri allegorici di oltre 5 metri.
Da Tokyo ci vogliono circa 4 ore per arrivare a Shin-Aomori in shinkansen. Da lì, si può arrivare facilmente al percorso della parata camminando. Ci sono circa una ventina di nebuta illuminati.
La parata si tiene di notte durante tutto il festival, tranne l'ultimo giorno, in cui si svolge nel pomeriggio. Il festival si chiude con uno spettacolo di fuochi d'artificio di due ore, che si vede benissimo sul lungomare o dal ponte della baia di Aomori.
Settembre/ottobre:
come maggio, clima perfetto per visitare tutto e godere a pieno della vita giapponese.
Dicembre:
Il Giappone si illumina più del solito e l’atmosfera calda di feste e luci, tempra un clima freddo e spesso pungente.
Una menzione particolare merita il Capodanno.
Partiamo dal presupposto che in Giappone non viene vissuta come una festa tra Brindisi e serate in disco, come in quasi tutto il mondo.
I primi giorni del nuovo anno sono le festività più importanti per il giapponese. Si possono visitare i santuari per vedere il nuovo anno come un giapponese. Si tengono eventi con sake caldo, a base di toshikoshi soba (noodles) e zuppa di maiale.
Per molte culture occidentali il primo giorno dell'anno è dedicato al dormire e al rivivere le feste della sera prima, dedicandosi alla classica lista dei buoni propositi, ma non in tutto il mondo è così. In Giappone il primo gennaio si passa in famiglia in nome della tradizione.
Shogatsu (Capodanno) è la festa in cui si torna a casa, ci si riunisce con i propri cari, si visitano i luoghi religiosi tradizionali e si mangia insieme, ma di questo ne parleremo in un articolo ad hoc, perché merita un approfondimento.

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